Nat non esiste più in IPv6. Il nat è stato creato in ipv4 per evitare che il problema dell'esaurimento di IPv4 si verifichi più rapidamente.

In teoria, non dovrebbe essere necessario utilizzare NAT (Network Address Translation) su una rete completamente implementata IPv6. Il design e l'architettura di IPv6 eliminano molti dei motivi per cui NAT è necessario in IPv4.

Spieghiamo più nel dettaglio perché e in quali contesti potrebbe essere necessario considerare qualcosa di simile al NAT in IPv6:

Motivi per cui NAT non è necessario in IPv6

1. Ampio spazio per gli indirizzi: IPv6 è stato progettato con uno spazio di indirizzi quasi illimitato (2^128 possibili indirizzi IP), consentendo a ciascun dispositivo su una rete di avere un indirizzo globale univoco. Ciò elimina la necessità primaria del NAT, ovvero la scarsità di indirizzi IP in IPv4.
2. Semplificazione della rete: Senza NAT, l'amministrazione della rete è semplificata. Non è necessario tradurre gli indirizzi tra interni ed esterni, il che rende il routing più semplice e riduce i problemi legati alle applicazioni che non supportano NAT.
3. Sicurezza e configurazione di rete: IPv6 include funzionalità di sicurezza integrate e supporta meglio le configurazioni end-to-end senza la necessità di riscrivere le intestazioni dei pacchetti IP, il che è fondamentale per alcuni tipi di comunicazioni sicure e integrità della connessione.

Contesti in cui NAT o funzionalità simili potrebbero ancora essere prese in considerazione in IPv6

1. Traduzione del protocollo: sebbene il NAT tradizionale non sia necessario, potrebbero esserci situazioni in cui la traduzione degli indirizzi è utile, soprattutto negli scenari di transizione da IPv4 a IPv6 (ad esempio, NAT64, che consente la comunicazione tra reti IPv6 e IPv4).
2. Considerazioni sulla sicurezza: alcune organizzazioni potrebbero preferire utilizzare NAT o una tecnica simile come ulteriore livello di sicurezza per nascondere la struttura interna delle proprie reti, sebbene questa non sia la soluzione consigliata per la sicurezza IPv6. Dovrebbero invece essere implementati firewall ed elenchi di controllo degli accessi appropriati.
3. Politiche di rete e conformità: In alcuni casi, le politiche aziendali o i requisiti di conformità possono dettare determinate configurazioni che imitano il comportamento NAT, sebbene queste siano eccezioni piuttosto che la regola.

Conclusione

In generale, su una rete completamente implementata con IPv6, non dovrebbe essere necessario utilizzare NAT. L'architettura IPv6 è stata progettata per evitare le complicazioni introdotte da NAT in IPv4.

L'implementazione di IPv6 dovrebbe concentrarsi sullo sfruttamento delle sue ampie capacità di indirizzamento e delle funzionalità di sicurezza per costruire reti più efficienti e sicure.